Creattivando, pesto&food experience.

In occasione del Campionato Mondiale di Pesto Genovese al Mortaio che si svolge annualmente in questi giorni- torniamo a parlarvi di imprese virtuose con Creattivando . Attività che promuove la cultura della nostra Liguria a tutto tondo, dall’esperienza gastronomica alla storia gloriosa e affascinante di questa terra.

L’idea di Creattivando nasce dall’incontro di Cristina e Mario -i titolari dell’attività- impiegati in attività diverse ma accomunati dall’amore per le tradizioni liguri

Lei si occupava di macramé, l’antica arte di creare merletti, secondo l’antica tecnica marinara con nodi e senza alcun ausilio di aghi o uncini. In Liguria -in particolare nella zona del Golfo Tigullio- questa tradizione è una vera e propria forma di artigianato artistico, che si tramandava di generazione in generazione.

Lui, da sempre, è appassionato di enogastronomia alla costante ricerca di prodotti locali e eccellenze del territorio.

Creattivando Art&Fodd by ImmersioneinCucina: l'antica tecnica del  macramé
Creattivando by ImmersioneinCucina: l’antica tecnica del  macramé

CREATTIVANDO, SCUOLA DI CUCINA.

Creattivando -nato nel 2013- offre a turisti e non, principalmente all’interno della splendida location di villa Imperiale a Genova,  un’esperienza autentica e genuina della Liguria attraverso laboratori per bambini e adulti alla scoperta del cibo locale con percorsi esperienziali che vanno dalle lezioni di cucina alle degustazioni. 

Creattivando Art&Fodd by ImmersioneinCucina: Cristina durante un laboratorio esperienziale con i bambini
Creattivando by ImmersioneinCucina: Cristina durante un laboratorio esperienziale con i bambini

Con le migliori materie prime, Mario Cristina insegnano ai loro clienti i principali piatti della tradizione gastronomica ligure, svelando le origini degli ingredienti, i procedimenti, le curiosità e i misteri legati alla storia locale insieme ad usi e costumi di un’intera regione.

Una lezione da Creattivando è un ottimo modo per conoscere ed approfondire la tradizione gastronomica locale e farvi raccontare le bellezze di Genova e della nostra Liguria. 

I laboratori esperienziali si possono prenotare direttamente sul sito www.creattivando.com da tutto il mondo, con possibilità di scelta tra vari food experience, la data, l’ora e persino la lingua (italiano o inglese). 

Fatevi travolgere dalla loro passione per scoprire un modo diverso e particolare di comprendere un territorio attraverso il cibo.

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I CORZETTI, L’ANTICA PASTA LIGURE.

I corzetti o croxetti – anche presidio Slow Food– sono un formato di pasta molto antica diffusa particolarmente nel Levente ligure e Provenza fin dal Medioevo.

In passato queste tipiche lasagnette tonde erano marchiate usando una moneta la quale si imprimeva sulla loro superfice. Nei casi di nobili casate invece si usava uno stampo apposito che arricchiva i corzetti preparati con segni araldici, disegni e scritte.

Esiste anche una seconda versione di corzetto tipica della zona genovese della Val Polcevera a forma di piccolo otto. Questi ultimi sono conosciuti anche come Corzetti della Valle. Se vi capita di trovarvi in zona potete trovarli dalla pasta fresca Madia di Renata Merlo a Campomorone con tante altre sfiziosita locali.

Nelle aree rurali nella nostra Liguria si è sempre continuata la tradizione di prepare i corzetti a mano.

Da qualche anno -complice il maggior interesse sui prodotti enogastronomici tradizionali che il flusso turismo ha portato- la produzione di questa particolare pasta è stata rilanciata anche nella città di Genova.

Con uno sguardo attento è possibile scovarli nelle gastronomie del centro storico della città o trovarli nella proposta di alcuni ristoranti di cucina ligure. Si può gustarli con accompagnamento di pesto o salse di pesce, in particolare abbinati con il ragù di polpo.

lo stampo dei corzetti di ImmersioneinCucina
lo stampo dei corzetti di ImmersioneinCucina

LO STAMPO DEI CORZETTI, STORIE DI ARTIGIANO.

Affascinati dalla storia dei corzetti ImmersioneinCucina è andata nel golfo Tigullo in cerca delle radici di questa tradizione. Con missione precisa: ottenere lo stampo per coniare i nostri corzetti personalizzati.

Con una ricerca informatica abbiamo individuato la piccola bottega artigiana di Franco Casoni a Chiavari.

L’artigiano in questione è una delle poche persone rimaste che intaglia ancora questo tipo di stampi. E da buon artigiano le sue opere hanno il pregio dell’unicità, sono pezzi unici. Abbiamo assistito direttamente alla creazione del nostro pezzo.

ImmersioneinCucina per il proprio stampo ha preso ispirazione dalle tradizioni delle antiche famiglie genovesi e abbiamo deciso di far incidere i nostri due nomi da una faccia e dall’altra un’ immagine della Lanterna -simbolo di Genova e del quartiere dove viviamo, Sampierdarena.

Dopo essere entrati in possesso dell’attrezzo, giorni dopo, lo abbiamo sperimentato facendo i corzetti in casa. Ma questa è un’ altra storia che presto vi racconteremo. Continuate a leggerci!

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L’ antica polleria Aresu

La storia che vi vogliamo raccontare oggi parla dell’antica polleria Aresu, una delle botteghe storiche nello splendido e affascinante centro antico di Genova. E’ un esempio di quei luoghi che ci riportano indietro negli anni, posti nei quali sembra che il tempo si sia fermato.

Chi site nostri concittadini o che vi trovate nella nostra città per visitarla questo luogo vale sicuramente la visita. Questo negozio è ubicato in Vico Inferiore del Ferro, da Piazza Fontane Marose o da Via Garibaldi sono pochi minuti a piedi. In alternativa si può raggiungere da piazza Caricamento, percorrendo via di Soziglia.

L’antica polleria Aresu è un esempio di piccolo commercio virtuoso che dona ai suoi clienti competenza  e qualità. Dove l’amore per il proprio lavoro, costanza e passione si intrecciano per creare una grande storia tramandata nel tempo.

LE BOTTEGHE STORICHE GENOVESI, L’ANTICA POLLERIA ARESU.

Questo affascinante emporio fu fondato nel 1910, nella sua storia di oltre un secolo è sempre stato di proprietà di una sola famiglia.

E’ arrivato sino ai giorni nostri grazie alla generosità, alla tenacia e alla passione di ben quattro generazioni. Oggi ad occuparsi dell’attività troviamo Anna, Sergio e il giovane figlio Matteo con la moglie Silvia.

L’interno della piccola bottega, compreso l’arredamento, è rimasto inalterato dai primi del Novecento. Solo il pavimento in graniglia genovese è stato rifatto negli anni Cinquanta poiché distrutto durante il secondo conflitto mondiale.
Il lungo bancone di marmo bianco, utile per la sua resistenza negli anni e fondamentale per mantenere l’igiene e la bassa temperatura della lavorazione delle carni.
Affascinanti le antiche ghiacciaie -due grosse porte in legno e acciaio- che in passato, quando non esisteva l’elettricità, erano funzionali per salvaguardare lastre di ghiaccio. Queste sistemate a dovere duravano ben un giorno e una notte e si compravano nella vicina piazza Lavagna per mantenere gli alimenti al fresco.
Il soffitto e la vetrina con appositi ganci alimentari per appendere il pollame in vendita. Una tempo veniva acquistato per intero e vivo poi lavorato dalle donne direttamente nelle case.

Antica polleria Aresu, lo specchiauova.
Antica polleria Aresu, lo specchiauova.

UN ATTREZZO D’ALTRI TEMPI, LO SPECCHIAUOVA.

Avete mai sentito nei negozi la richiesta “mi dia 6 uova da bere?”
In questo esercizio commerciale è ancora possibile acquistare le uova per degustarle in questo modo poiché la famiglia Aresu acquista prodotti scelti con cura e di alta qualità. E anche grazie all’utilizzo di un attrezzo d’altri tempi, lo specchiauova. Cilindro in marmo con un buco al centro, dove con l’aiuto di una lampadina – in passato una candela- si può vedere la camera d’aria all’interno dell’uovo. Più piccola è più fresco risulta essere l’uovo. In questo modo si capisce anche se l’uovo era fecondato o meno.
All’antica polleria troverete anche la varietà bianca di uova delle galline livornesi. Tipologia più delicata rispetto alle altre, adatta per essere consumata al naturale ma consigliata anche per preparare le creme come la maionese.

Antica polleria Aresu,  alette di pollo.
Antica polleria Aresu, le coscette a aggiughina

L’ANTICA POLLERIA ARESU, POLLAME E MOLTO DI PIU’! 

Ad oggi nella bottega non si vendono più le galline vive ma l’offerta di pollame si è ampliata. Dal gallo alla faraona, tutti ruspanti cresciuti secondo il sistema tradizionale rustico. Durante il periodo tra la festa di Ognissanti e le festività di Natale si trova anche il cappone.
L’offerta si è ampliata comprendendo anche la selvaggina, su richiesta si possono ordinare anatrepiccioni e quaglie. Gli animali vengono acquistati da una azienda agricola di Caraglio, in provincia di Cuneo.
La politica di questa bottega si concilia bene con il benessere animale, infatti i prodotti non vengono acquistati prima dell’età adulta dell’animale. Nel caso del galletto non prima dei 6-8 mesi.

All’interno della bottega ognuno ha un ruolo ben preciso. L’animale viene acquistato intero in modo che si possa utilizzare per più tagli e si sprechi il minimo possibile.
Sergio si occupa di disossare gli animali mentre Anna e Silvia si occupano dei tagli differenti e delle preparazioni pronte all’uso come
come arrosti, involtini, alette di pollo e la specialità della casa, le “coscette a acciughina“. Il nome di questa ultima preparazione deriva dal fatto che la coscia di pollo viene sistemata appiattita a mo di aletta e sembra nella forma un acciuga aperta a libro.

Se non siete pratici in cucina e anche le ricette semplici vi spaventano non abbiate timore, in questo negozio vi sapranno consigliare il taglio e la preparazione giusta.

Ci sono due quaderni pieni di ricette, dalle più semplici alle più complesse a seconda della vostra bravura.

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Il gelato artigianale 100% naturale di Luca Pannozzo.

Se siete in cerca di un gelato artigianale per davvero e dal gusto eccezionale, non vi resta che recarvi nell’affascinate golfo Tigulioe più precisamente a Chiavari -in via Bighetti 3- o a Sestri Levante -in via XXV Aprile 126- dove troverete 100% naturale gelateria artigianale di Luca Pannozzo.

ImmersioneinCucina torna a parlarvi di imprese virtuose, e per l’occasione, data la stagione estiva, continuiamo a trattare di uno degli alimenti preferiti da grandi e piccini: il gelato. Dopo avervi raccontato della gelateria genovese Gelatina vi portiamo nel levante ligure per un’altra attività degna di nota. 

la gelateria artigianale 100% natuarale di Chiavari
la gelateria artigianale 100% natuarale di Chiavari

UN GELATO BUONO, PULITO E GIUSTO.

Con un esperienza trentennale Luca Pannozzo, gestisce questa attività dal 1987 con passione e seguendo la filosofia del “Buono, Pulito e Giusto” di Slow Food di cui è socio e partecipa attivamente alle manifestazioni associative come Slow Fish o Cheese.

Da questi presupposti nasce il gelato di Luca preparato partendo da ingredienti totalmente naturali e di qualità, prodotti stagionali e locali -come il latte delle proveniente dalla razza bovina autocnona cabannina– o presidi Slow Food – come mandorla di Toritto e il pistacchio verde di Bronte e senza alcuna aggiunta di semilavorati composti (coloranti artificiali, grassi vegetali idrogenati, paste composte e basi in polvere standardizzate), utilizzando solo zucchero da barbabietola italiano non raffinato. 

Ultima novità il gusto che si chiama come lui ed ispirato al film della Pixar Luca girato in Liguria, prettamente con ingredienti locali: latte di vacca Cabannina, basilico di Castiglione Chiavarese, olio extra vergine di Sestri Levante e nocciola misto Chiavari.

la campagna di sensibilizzazione dell'associazione Gelatieri per il Gelato
la campagna di sensibilizzazione dell’associazione Gelatieri per il Gelato

GELATO ARTIGIANALE, L’ASSOCIAZIONE CULTURALE GELATIERI PER IL GELATO

L’impegno di questo gelatiere slow foodiano non si ferma qui, da anni fa parte della associazione Gelatieri per il gelatounione dei gelatai artigianali di tradizione italiana nata nel 2011 per tutelare e promuovere la cultura di questo prodotto anche attraverso la comunicazione trasparente con il pubblico delle scelte del proprio lavoro e la formazione tra gelatieri, elevare il prodotto gelato a eccellenza culinaria nazionale, diffondere i valori etici di rispetto delle persone, della qualità del cibo, della stagionalità e dell’ambiente.

Proprio attraverso la ultima campagna di informazione di questa associazione, intitolata operazione trasparenza, Luca e i suoi colleghi gelatieri artigianali spiegano in quattro semplici punti le regole del vero gelato artigianale a tutela dei consumatori.   

Il gelato è più buono se sai come è fatto!

GELATO ARTIGIANALE, IL NOSTRO CONSIGLIO

Oggi giorno è molto facile trovare gelaterie che nella denominazione dell’impresa hanno un richiamo all’artigianalità ma che di genuino non hanno niente. Per trovare un gelato genuino e buono tre regole semplici e facili

  1. Non farsi ingannare dai colori intensi dei gusti che spesso sono artificiali.
  2. La stagionalità dei gusti è un ottimo indizio per riconoscere l’artigianalità del prodotto.
  3. Prima di prendere il gelato controllare sempre che ci sia il libro degli ingredienti. 

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Gelatina, gelateria artigianale e spazio culturale.

E’ scoppiata l’estate e cosa c’è di meglio di un buon gelato? ImmersioneinCucina vi racconta la storia di Gelatina . Un posto unico in Italia: la prima gelateria con annessa una libreria dedicata al 100% al mondo del cibo e per di più tutta al femminile che si trova in delle vie principali di Genova, via Garibaldi.

GELATINA, UN OTTIMO GELATO IN COMPAGNIA DELLA CULTURA DEL CIBO 

Gelatina nasce a Marzo del 2017 e in poco tempo ha saputo farsi conoscere e trovare il suo spazio tra le migliori attività del settore. 

Il progetto imprenditoriale nasce da un’intuizione di Martina, proprietaria di Gelatina, la quale precedentemente faceva come mestiere la grafica. Il suo obiettivo con Gelatina è quello di mettere insieme l’esperienza nel campo dell’editoria e la tradizione gelatiera di famiglia. Nasce così  l’idea di aprire un locale che offra un ottimo gelato, partendo da materie prime di qualità,  affiancati da un offerta culturale incentrata sul food.

lo spazio culturale di Gelatina all’interno del locale

Accanto al gelato di alta qualità frutto di una ricerca accurata delle materie prime e ricette innovativepotete trovare anche una vasta offerta di caffetteria compostadai prodotti biologici e salutari come té e tisane biologiche, provenienti da piantagioni controllate e certificate, l’autentico caffè americano filtrato o quello d’orzo della Lunigiana tostato a legna e infine una seleziona di libri, in gran parte provenienti dal mondo Slow Food, incentrati su singoli alimenti, cucina gluten free, vegana e vegetariana da sfogliare nella sala lettura del locale.

GELATINA, LA LAVORAZIONE DEL GELATO.

Il gelato di Gelatina viene prodotto secondo il metodo naturale, mantecando a freddo giornalmente le materie prime selezionate, partendo da oli essenziali o infusi un misto tra questi ultimi, con il latte fresco della Liguria, frutta di stagione e privo di qualsiasi tipo di semilavorato industriale.

Gelatina fa parte di Gelatieri per il Gelato , il movimento culturale di valorizzazione del gelato tradizionale di tradizione italiana,  il quale nel disciplinare per la produzione del gelato artigianale prevede che si usino materie prime genuine, naturali, preferibilmente fresche e contatti diretti con il produttore delle stesse che si usano.
In poche parole un gelato etico e sostenibile, un prodotto di alta qualità che sia frutto di produzioni sostenibili dal punto di vista ambientale e che abbia rispetti il lavoro dei produttori della materia prima.

La gelateria è stata premiata anche dal Gambero Rosso come miglior gelateria emergente di Italia nella sua guida Gelaterie D’Italia 2020 e riconfermata nel 2021.

GELATINA, I GUSTI DA NON PERDERE

Se siete a Genova la visita da Gelatina è una tappa obbligata, in particolare per gli amanti del gelato. Durante il periodo estivo è più facile trovare gusti classici alla frutta, ma dal mese di Settembre in poi invece i gusti si fanno via via più innovativi con creme particolari.
Un gusto di gelato di cui di Gelatina va orgogliosa è il fior di basilico, sviluppato nel 2019 per aiutare i coltivatori della Val Polcevera duramente colpita dal disastro del ponte Morandi.

In occasione di Slow Fish 2021 invece si è creato il gelato fiorito a base di miele millefiori del Parco dell’Antola e acqua di fiori d’arancio amaro e 100% massa cacao Maracaibo.

il gelato di Gelatina
il gelato di Gelatina


A seconda della stagione altri gusti interessanti e da provare sono il gelato alla presciunseua,  tipico formaggio ligure, il gusto alla cassata in omaggio alla Sicilia o, quello a base di  mandorle di Noto presidio Slow Food, il gelato alla pera e pepe rosa, il caramello salato. Infine durante il periodo di feste pasquali potete trovare quello ispirato alla colomba pasquale e a Natale quello al pandolce genovese.

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tutela del pianeta, una storia virtuosa.

Immersioneincucina per onorare la ricorrenza della Giornata Mondiale dell’AmbienteWorld environment Day– istituita dalle Nazioni Unite nel 1974 affinché si crei una maggior consapevolzza e sensibilità per la tutela del nostro pianeta tra le persone e i governi mondiali, torna a parlarvi della problematica del cambiamento climatico.

Vi raccontiamo la storia virtuosa di Maria de los Angelesingegnere specializzato in energia rinnovabile alla Università de Chile e sorella di una grande amica d’infanzia di Francisca- 

L’ESPERIENZA DI MARIA DE LOS ANGELES, INGEGNERE AMBIENTALE PER LA TUTELA DEL PIANETA. 

Maria con il suo impegno contribuisce alla tutela del pianeta ed è un ottimo esempio da seguire.

A 16 anni ha iniziato a viaggiare lungo il Cile, spinta dalla voglia di conoscere ed approfondire flora e fauna del suo Paese, la formazione di ghiacciai, laghi e fiumi, volendo anche comprendere il funzionamento dell’ecosistema naturale al fine di tutelarlo di fronte alla crisi ambientale che riguarda il mondo di oggi.

In lei quindi crebbe sin da subito la consapevolezza di dover contribuire in prima persona a sensibilizzare sempre più persone sull’argomento sino a portarla alla decisione di imbarcarsi, per unirsi a progetti e spedizioni per la tutela dell’ambiente.

Tutela del pianeta: Maria intenta a separa il microplastico dal campione di acqua marina, durante la spedizione scientifica nel Pacifico del Nord.  
Maria intenta a separa il microplastico dal campione di acqua marina, durante la spedizione scientifica nel Pacifico del Nord.  

IL PROGETTO THE SWIM E IL PROBLEMA DELLA CONTAMINAZIONE DELLA PLASTICA IN MARE.

In particolare ha partecipato al progetto di ricerca The Swim sulla contaminazione delle acque dell’Oceano Pacifico provocate dal rilascio indiscriminato della plastica in mare. 

Questo le ha permesso di riscontrare con mano l’enorme inquinamento delle acque del nostro pianeta a causa delle attività umane legate alla produzione e alla dispersione della plastica da sempre nociva sia per l’ambiente sia per gli esseri viventi degli ecosistemi marini. Tutto questo si ripercuote inoltre sulla nostra alimentazione e salute. 

Durante gli ultimi anni l’argomento dell’inquinamento da plastica ha avuto maggiore rilievo ma ancora non c’è una reale cognizione del problema a livello globale, non si è fatto e non si fa abbastanza per affrontare seriamente il problema. 

La plastica non scompareSpesso si accumula in fondo ai mari oppure creando vere e proprie isole di rifiuti galleggianti -come nel caso della cosi detta Great Pacific Garbage Pacth, la più grande al mondo con un estensione pari alla penisola iberica-

Si continua a produrre tonnellate di plastica con la quale fabbricare oggetti che si utilizzano per un tempo limitato, destinati a produrre un’enorme scarto in breve periodo, che vanno a  danneggiare profondamente gli ecosistemi del nostro Pianeta. 

LA DENUNCIA DI MARIA, UNO SGUARDO VIGILE E ATTENTO AI TEMI AMBIENTALI.

Non ci sono capacità per riciclare la plastica in queste quantità.  E’ un materiale che fa male al pianeta.

La situazione é molto grave e tutti dobbiamo contribuire affinché ci sia un cambiamento di rotta. Per prima cosa bisogna fare pressione alla classe politica globale perché si attui una normativa che stabilisca la limitazione della produzione  di questo materiale molto rigida. Bisogna smettere di ragionare a breve termine perché le conseguenze interesseranno le future generazioni.

Dobbiamo cambiare i fondamenti del modello economico attuale che si basa sulla  crescita infinita e combattere la logica dell’usa e getta, favorendone una prospettiva volta alla salvaguardia ambientale

Le risorse naturali non sono infinite, dobbiamo rispettare la capacità e i tempi di rigenerazione in natura e non sovra-sfruttarla con logiche che rispondano solo al profitto delle imprese. 

Dobbiamo ripensare l’economia, i nostri stili di vita, il significato di quello che intendiamo come sviluppo perché il modello attuale è dannoso per l’ambiente. 

Maria de los Angeles lavora anche al progetto di ricerca con l’ organizzazione cientificos de la basura, in collaborazione con la Università Catolica del Norte, studenti e professori di tutto il Cile. L’obiettivo di questi ultimi è studiare il problema dei rifiuti nell’ambiente e proporre soluzioni utili e necessarie per affrontare le problematiche socio-ambientali. 

TUTELA DEL PIANETA, LA SECONDA VITA DEGLI OGGETTI.

tutela del piante: l'economia circolare, il futuro del nostro pianeta
l’economia circolare, il futuro del nostro pianeta

Di fronte ad un determinato prodotto bisogna entrare nell’ottica di domandarci quali materiali servono per produrlo? Quale sarà l’impatto ambientale di questo acquisto? E ancora cosa sarà dell’oggetto una volta finito l’utilizzo?  Sconfiggere la logica dell’usa e getta, dare ai beni di consumo una vita più lunga possibile.

Una buona pratica alla portata di tutti, con effetti tangibili e misurabili per contrastare il cambiamento climatico, che ognuno di noi può mettere in atto sin da subito è la cosi detta Second Hand Economy, ovvero l’economia dell’usato

Altro buon esempio di economia circolare è l’economia del riutilizzo che si basa sul fatto di non rispondere più al meccanismo del consumo ma ripristinare la funzione degli oggetti per evitare che diventino rifiuti e acquistare dei nuovi prodotti.

E’ davvero necessario comprare un’oggetto nuovo al primo problema che ci dà uno che abbiamo già, magari di recente acquisto? Meglio tentare prima di aggiustarlo o convertirlo ad altro utilizzo, sarà un risparmio per le vostre tasche e per le risorse limitate del pianeta. 

Entrare in quest’ottiche virtuose di economia circolare consente da una parte un risparmio di tipo economico e dall’altro scongiurare la dismissione in discarica degli oggetti, risparmiare sull’utilizzo di materie prime come plastica, alluminio e acciaio nel processo di fabbricazione e evitare una maggiore immissione di anidride carbonica dovuta alla nuova produzione.

La cultura della riduzione dei consumi, del recupero,  riuso e del riciclo degli oggetti è la chiave per trovare un nuovo equilibrio con la natura. Rivedere come e cosa consumiamo, può essere un eccellente contributo al benessere del nostro Pianeta!

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