tutela del pianeta, una storia virtuosa.

Immersioneincucina per onorare la ricorrenza della Giornata Mondiale dell’AmbienteWorld environment Day– istituita dalle Nazioni Unite nel 1974 affinché si crei una maggior consapevolzza e sensibilità per la tutela del nostro pianeta tra le persone e i governi mondiali, torna a parlarvi della problematica del cambiamento climatico.

Vi raccontiamo la storia virtuosa di Maria de los Angelesingegnere specializzato in energia rinnovabile alla Università de Chile e sorella di una grande amica d’infanzia di Francisca- 

L’ESPERIENZA DI MARIA DE LOS ANGELES, INGEGNERE AMBIENTALE PER LA TUTELA DEL PIANETA. 

Maria con il suo impegno contribuisce alla tutela del pianeta ed è un ottimo esempio da seguire.

A 16 anni ha iniziato a viaggiare lungo il Cile, spinta dalla voglia di conoscere ed approfondire flora e fauna del suo Paese, la formazione di ghiacciai, laghi e fiumi, volendo anche comprendere il funzionamento dell’ecosistema naturale al fine di tutelarlo di fronte alla crisi ambientale che riguarda il mondo di oggi.

In lei quindi crebbe sin da subito la consapevolezza di dover contribuire in prima persona a sensibilizzare sempre più persone sull’argomento sino a portarla alla decisione di imbarcarsi, per unirsi a progetti e spedizioni per la tutela dell’ambiente.

Tutela del pianeta: Maria intenta a separa il microplastico dal campione di acqua marina, durante la spedizione scientifica nel Pacifico del Nord.  
Maria intenta a separa il microplastico dal campione di acqua marina, durante la spedizione scientifica nel Pacifico del Nord.  

IL PROGETTO THE SWIM E IL PROBLEMA DELLA CONTAMINAZIONE DELLA PLASTICA IN MARE.

In particolare ha partecipato al progetto di ricerca The Swim sulla contaminazione delle acque dell’Oceano Pacifico provocate dal rilascio indiscriminato della plastica in mare. 

Questo le ha permesso di riscontrare con mano l’enorme inquinamento delle acque del nostro pianeta a causa delle attività umane legate alla produzione e alla dispersione della plastica da sempre nociva sia per l’ambiente sia per gli esseri viventi degli ecosistemi marini. Tutto questo si ripercuote inoltre sulla nostra alimentazione e salute. 

Durante gli ultimi anni l’argomento dell’inquinamento da plastica ha avuto maggiore rilievo ma ancora non c’è una reale cognizione del problema a livello globale, non si è fatto e non si fa abbastanza per affrontare seriamente il problema. 

La plastica non scompareSpesso si accumula in fondo ai mari oppure creando vere e proprie isole di rifiuti galleggianti -come nel caso della cosi detta Great Pacific Garbage Pacth, la più grande al mondo con un estensione pari alla penisola iberica-

Si continua a produrre tonnellate di plastica con la quale fabbricare oggetti che si utilizzano per un tempo limitato, destinati a produrre un’enorme scarto in breve periodo, che vanno a  danneggiare profondamente gli ecosistemi del nostro Pianeta. 

LA DENUNCIA DI MARIA, UNO SGUARDO VIGILE E ATTENTO AI TEMI AMBIENTALI.

Non ci sono capacità per riciclare la plastica in queste quantità.  E’ un materiale che fa male al pianeta.

La situazione é molto grave e tutti dobbiamo contribuire affinché ci sia un cambiamento di rotta. Per prima cosa bisogna fare pressione alla classe politica globale perché si attui una normativa che stabilisca la limitazione della produzione  di questo materiale molto rigida. Bisogna smettere di ragionare a breve termine perché le conseguenze interesseranno le future generazioni.

Dobbiamo cambiare i fondamenti del modello economico attuale che si basa sulla  crescita infinita e combattere la logica dell’usa e getta, favorendone una prospettiva volta alla salvaguardia ambientale

Le risorse naturali non sono infinite, dobbiamo rispettare la capacità e i tempi di rigenerazione in natura e non sovra-sfruttarla con logiche che rispondano solo al profitto delle imprese. 

Dobbiamo ripensare l’economia, i nostri stili di vita, il significato di quello che intendiamo come sviluppo perché il modello attuale è dannoso per l’ambiente. 

Maria de los Angeles lavora anche al progetto di ricerca con l’ organizzazione cientificos de la basura, in collaborazione con la Università Catolica del Norte, studenti e professori di tutto il Cile. L’obiettivo di questi ultimi è studiare il problema dei rifiuti nell’ambiente e proporre soluzioni utili e necessarie per affrontare le problematiche socio-ambientali. 

TUTELA DEL PIANETA, LA SECONDA VITA DEGLI OGGETTI.

tutela del piante: l'economia circolare, il futuro del nostro pianeta
l’economia circolare, il futuro del nostro pianeta

Di fronte ad un determinato prodotto bisogna entrare nell’ottica di domandarci quali materiali servono per produrlo? Quale sarà l’impatto ambientale di questo acquisto? E ancora cosa sarà dell’oggetto una volta finito l’utilizzo?  Sconfiggere la logica dell’usa e getta, dare ai beni di consumo una vita più lunga possibile.

Una buona pratica alla portata di tutti, con effetti tangibili e misurabili per contrastare il cambiamento climatico, che ognuno di noi può mettere in atto sin da subito è la cosi detta Second Hand Economy, ovvero l’economia dell’usato

Altro buon esempio di economia circolare è l’economia del riutilizzo che si basa sul fatto di non rispondere più al meccanismo del consumo ma ripristinare la funzione degli oggetti per evitare che diventino rifiuti e acquistare dei nuovi prodotti.

E’ davvero necessario comprare un’oggetto nuovo al primo problema che ci dà uno che abbiamo già, magari di recente acquisto? Meglio tentare prima di aggiustarlo o convertirlo ad altro utilizzo, sarà un risparmio per le vostre tasche e per le risorse limitate del pianeta. 

Entrare in quest’ottiche virtuose di economia circolare consente da una parte un risparmio di tipo economico e dall’altro scongiurare la dismissione in discarica degli oggetti, risparmiare sull’utilizzo di materie prime come plastica, alluminio e acciaio nel processo di fabbricazione e evitare una maggiore immissione di anidride carbonica dovuta alla nuova produzione.

La cultura della riduzione dei consumi, del recupero,  riuso e del riciclo degli oggetti è la chiave per trovare un nuovo equilibrio con la natura. Rivedere come e cosa consumiamo, può essere un eccellente contributo al benessere del nostro Pianeta!

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