Il gelato artigianale 100% naturale di Luca Pannozzo.

Se siete in cerca di un gelato artigianale per davvero e dal gusto eccezionale, non vi resta che recarvi nell’affascinate golfo Tigulioe più precisamente a Chiavari -in via Bighetti 3- o a Sestri Levante -in via XXV Aprile 126- dove troverete 100% naturale gelateria artigianale di Luca Pannozzo.

ImmersioneinCucina torna a parlarvi di imprese virtuose, e per l’occasione, data la stagione estiva, continuiamo a trattare di uno degli alimenti preferiti da grandi e piccini: il gelato. Dopo avervi raccontato della gelateria genovese Gelatina vi portiamo nel levante ligure per un’altra attività degna di nota. 

la gelateria artigianale 100% natuarale di Chiavari
la gelateria artigianale 100% natuarale di Chiavari

UN GELATO BUONO, PULITO E GIUSTO.

Con un esperienza trentennale Luca Pannozzo, gestisce questa attività dal 1987 con passione e seguendo la filosofia del “Buono, Pulito e Giusto” di Slow Food di cui è socio e partecipa attivamente alle manifestazioni associative come Slow Fish o Cheese.

Da questi presupposti nasce il gelato di Luca preparato partendo da ingredienti totalmente naturali e di qualità, prodotti stagionali e locali -come il latte delle proveniente dalla razza bovina autocnona cabannina– o presidi Slow Food – come mandorla di Toritto e il pistacchio verde di Bronte e senza alcuna aggiunta di semilavorati composti (coloranti artificiali, grassi vegetali idrogenati, paste composte e basi in polvere standardizzate), utilizzando solo zucchero da barbabietola italiano non raffinato. 

Ultima novità il gusto che si chiama come lui ed ispirato al film della Pixar Luca girato in Liguria, prettamente con ingredienti locali: latte di vacca Cabannina, basilico di Castiglione Chiavarese, olio extra vergine di Sestri Levante e nocciola misto Chiavari.

la campagna di sensibilizzazione dell'associazione Gelatieri per il Gelato
la campagna di sensibilizzazione dell’associazione Gelatieri per il Gelato

GELATO ARTIGIANALE, L’ASSOCIAZIONE CULTURALE GELATIERI PER IL GELATO

L’impegno di questo gelatiere slow foodiano non si ferma qui, da anni fa parte della associazione Gelatieri per il gelatounione dei gelatai artigianali di tradizione italiana nata nel 2011 per tutelare e promuovere la cultura di questo prodotto anche attraverso la comunicazione trasparente con il pubblico delle scelte del proprio lavoro e la formazione tra gelatieri, elevare il prodotto gelato a eccellenza culinaria nazionale, diffondere i valori etici di rispetto delle persone, della qualità del cibo, della stagionalità e dell’ambiente.

Proprio attraverso la ultima campagna di informazione di questa associazione, intitolata operazione trasparenza, Luca e i suoi colleghi gelatieri artigianali spiegano in quattro semplici punti le regole del vero gelato artigianale a tutela dei consumatori.   

Il gelato è più buono se sai come è fatto!

GELATO ARTIGIANALE, IL NOSTRO CONSIGLIO

Oggi giorno è molto facile trovare gelaterie che nella denominazione dell’impresa hanno un richiamo all’artigianalità ma che di genuino non hanno niente. Per trovare un gelato genuino e buono tre regole semplici e facili

  1. Non farsi ingannare dai colori intensi dei gusti che spesso sono artificiali.
  2. La stagionalità dei gusti è un ottimo indizio per riconoscere l’artigianalità del prodotto.
  3. Prima di prendere il gelato controllare sempre che ci sia il libro degli ingredienti. 

TAG UTILI E PAROLE CHIAVE

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Gelatina, gelateria artigianale e spazio culturale.

E’ scoppiata l’estate e cosa c’è di meglio di un buon gelato? ImmersioneinCucina vi racconta la storia di Gelatina . Un posto unico in Italia: la prima gelateria con annessa una libreria dedicata al 100% al mondo del cibo e per di più tutta al femminile che si trova in delle vie principali di Genova, via Garibaldi.

GELATINA, UN OTTIMO GELATO IN COMPAGNIA DELLA CULTURA DEL CIBO 

Gelatina nasce a Marzo del 2017 e in poco tempo ha saputo farsi conoscere e trovare il suo spazio tra le migliori attività del settore. 

Il progetto imprenditoriale nasce da un’intuizione di Martina, proprietaria di Gelatina, la quale precedentemente faceva come mestiere la grafica. Il suo obiettivo con Gelatina è quello di mettere insieme l’esperienza nel campo dell’editoria e la tradizione gelatiera di famiglia. Nasce così  l’idea di aprire un locale che offra un ottimo gelato, partendo da materie prime di qualità,  affiancati da un offerta culturale incentrata sul food.

lo spazio culturale di Gelatina all’interno del locale

Accanto al gelato di alta qualità frutto di una ricerca accurata delle materie prime e ricette innovativepotete trovare anche una vasta offerta di caffetteria compostadai prodotti biologici e salutari come té e tisane biologiche, provenienti da piantagioni controllate e certificate, l’autentico caffè americano filtrato o quello d’orzo della Lunigiana tostato a legna e infine una seleziona di libri, in gran parte provenienti dal mondo Slow Food, incentrati su singoli alimenti, cucina gluten free, vegana e vegetariana da sfogliare nella sala lettura del locale.

GELATINA, LA LAVORAZIONE DEL GELATO.

Il gelato di Gelatina viene prodotto secondo il metodo naturale, mantecando a freddo giornalmente le materie prime selezionate, partendo da oli essenziali o infusi un misto tra questi ultimi, con il latte fresco della Liguria, frutta di stagione e privo di qualsiasi tipo di semilavorato industriale.

Gelatina fa parte di Gelatieri per il Gelato , il movimento culturale di valorizzazione del gelato tradizionale di tradizione italiana,  il quale nel disciplinare per la produzione del gelato artigianale prevede che si usino materie prime genuine, naturali, preferibilmente fresche e contatti diretti con il produttore delle stesse che si usano.
In poche parole un gelato etico e sostenibile, un prodotto di alta qualità che sia frutto di produzioni sostenibili dal punto di vista ambientale e che abbia rispetti il lavoro dei produttori della materia prima.

La gelateria è stata premiata anche dal Gambero Rosso come miglior gelateria emergente di Italia nella sua guida Gelaterie D’Italia 2020 e riconfermata nel 2021.

GELATINA, I GUSTI DA NON PERDERE

Se siete a Genova la visita da Gelatina è una tappa obbligata, in particolare per gli amanti del gelato. Durante il periodo estivo è più facile trovare gusti classici alla frutta, ma dal mese di Settembre in poi invece i gusti si fanno via via più innovativi con creme particolari.
Un gusto di gelato di cui di Gelatina va orgogliosa è il fior di basilico, sviluppato nel 2019 per aiutare i coltivatori della Val Polcevera duramente colpita dal disastro del ponte Morandi.

In occasione di Slow Fish 2021 invece si è creato il gelato fiorito a base di miele millefiori del Parco dell’Antola e acqua di fiori d’arancio amaro e 100% massa cacao Maracaibo.

il gelato di Gelatina
il gelato di Gelatina


A seconda della stagione altri gusti interessanti e da provare sono il gelato alla presciunseua,  tipico formaggio ligure, il gusto alla cassata in omaggio alla Sicilia o, quello a base di  mandorle di Noto presidio Slow Food, il gelato alla pera e pepe rosa, il caramello salato. Infine durante il periodo di feste pasquali potete trovare quello ispirato alla colomba pasquale e a Natale quello al pandolce genovese.

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Slow Fish, l’altro pesce!

Nel 2017 dopo aver vissuto il Salone del Gusto e Cheese, abbiamo partecipato a pieno all’edizione di Slow Fish, la manifestazione biennale di Slow Food dedicata alla tutela delle risorse marine, della biodiversità ittica e delle comunità di pescatori che producono in matiera sostenibile, che si svolge proprio nella nostra Genova.

FISH A PORTER , L’INNOVATIVA INIZIATIVA DI SLOW FISH.

Oltre ai tradizionali Laboratori del gusto, conferenze, il mercato dei produttori, proiezioni di film e conferenze dedicate al tema della manifestazione -che di solito compongono l’offerta di ogni evento di Slow Food– la novità è di questa edizione è rappresentata dall’iniziativa Fish A porter.
L’ iniziativa consisteva nell’accompagnare le persone al mercato del pesce -appositamente organizzato dall’organizazione della manifestazione- illustrare la varietà di pesci che si possono utilizzare in cucina e contemporaneamente dare un consiglio pratico nella spesa della materia prima. 

In questo modo i visitatori potevano imparare storie e curiosità legate ad un particolare piatto di pesce o sulla sua preparazione dello stesso e contemporaneamente acquistare prodotti ittici sostitutivi ad altri, troppo spesso sfruttati dalla pesca industriale.

Slow Fish

IL POTERE DEL CONSUMATORE

Il consumatore ha un potere rilevante nelle sue mani che può determinare un cambio del mercato, acquistando determinati prodotti sostenibili invece che altri.

Se richiedete sempre le stesse 5-6 tipologie di pesce sovra-sfruttate (pesce spada, orata, branzino, salmone, tonno, merluzzo) i produttori saranno portati ad offrire sempre lo stesse varietà e le grandi imprese ittiche continueranno, dannosamente, ad insistere sugli stessi animali mettendo seriamente in pericolo di estinzione alcune specie.

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CHEESE, UN MONDO DI FORMAGGIO

Nel 2015, dopo il Salone del Gusto – il nostro primo contatto con il mondo di Slow Food e nello stesso tempo il primo articolo di questo blog- abbiamo aspettato con trepida attesa il momento della manifestazione internazionale della stessa organizzazione dedicata ai prodotti caseari: Cheese .

CHEESE, UN POPOLO CHE SI VESTE A FESTA PER CELEBRARE UN MONDO FATTO DI FORMAGGIO

La cittadina piemontese di Brà (CN) – dove il movimento della chiocciola ha mosso i suoi primi passi – ospita ogni due anni questo evento. Da come abbiamo potuto vedere con i nostri occhi, il paese si mette totalmente a disposizione per questa manifestazione: dalla stazione ad ogni angolo del grazioso centro urbano è inondato dallo spirito e dagli stand di Cheese.

E’ sorprendente, come in occasione di questa manifestazione, persone di ogni dove animino questo piccolo luogo in mezzo alle Langhe, un popolo che si veste a festa per celebrare un mondo fatto di formaggio!

Cheese non fa eccezione, è strutturato sullo schema delle altri eventi di Slow Food. Un grande mercato a perdita d’occhio popolato dagli stand dei Presidi Slow Food con i loro prodotti agroalimentari, laboratori pratici di cucina, laboratori del gusto che poi non sono altro che classi di degustazione tutto legato al tema centro della manifestazione, il formaggio.

Ma la vera peculiarietà delle manifestazioni di Slow Food, e Cheese non fa eccezione, sono le conferenze – in questa occasione chiamate laboratori del latte– dove l’associazione narra a propria visione a difesa del cibo di qualità attraverso la filiera pulita – ovvero che non contenga sostanze nocive per il nostro pianeta e per la salute dell’uomo- e attenta alla tutelare l’esistenza dignitosa dei produttori e lavoratori. In tre parole buono, pulito e giusto, appunto lo slogan di Slow Food.

FORMAGGIO ARTIGIANALE VS PRODOTTI INDUSTRIALI

La novità di questa edizione di Cheese sono state le dimostrazioni comparative -un nuovo format di iniziativa-  mirate non a demonizzare i prodotti industriali -comque di alta qualità- quanto a dimostrare le differenze con i prodotti artigianali al fine di informare ed educare il consumatore.  

Noi abbiamo partecipato a varie di queste iniziative specifiche ma quella che ci è rimasta più impressa è stata la comparazione dello stracchino in C’è stracchino e stracchino.

Un confronto alla cieca in cui solo il gusto poteva essere il parametro di valutazione, tra il classico stracchino di color bianco, facilmente spalmabile -che troviamo in ogni supermercato- e l’altro formaggio artigianale più stagionato che è l’autentico stracchino prodotto secondo l’antica maniera.

Non avreste mai detto che il secondo fosse uno stracchino perché il colore, la consistenza, il gusto, la stagionatura e anche il profumo del prodotto sono totalmente diversi.

Un esempio di come il cibo industriale ci abbia indotto a gusti e sensazioni visive e olfattive diverse dal origine degli alimenti. 

SLOW FOOD, NON SOLO CIBO.

Cheese, filosofia Slow Food
filosofia di Slow Food

Dietro questo mondo questo c’è una filosofia di vita ben precisa la quale porta avanti idee sulla tutela socio-economica dei piccoli produttori, il benessere animale, la biodiversità agroalimentare e culturale di intere popolazioni e di questo pianeta.

Andare a queste manifestazioni significa sopratutto conoscere e coprendere la filosofia di cui Slow Food si fa promotore. 

L’associazione non è meramente, come spesso si crede erroneamente,  un’insieme (o almeno non solo) di forchettoni buongustai e di appassionati di cultura gastronomia.

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Slow food e il suo mondo.


Nel 2014 siamo stati alla nostra prima esperienza con il mondo di Slow Food , siamo arrivati al Lingotto di Torino per visitare la biennale manifestazione internazionale del Salone del gusto e Terra Madre .

L'associazione organizzatrice è nata nel piccolo paesino di Bràche si trova nel bel mezzo del territorio delle Langhe, gioiello eno-gastronomico, in Piemonte più di 20 anni fa ad opera di Carlo Petrini e di uno sparuto gruppo di amici lungimiranti. Oggi conta più di 400 Presidi nel mondo e più di 10.000 produttori affiliati.

Il Salone del Gusto è nato come kermesse in cui si invitava il meglio  della produzione italiana e internazionale che rispondesse al buono, pulito e giusto di  Slow Food. 
Negli anni si è andato trasformando e affiancando ad un altro progetto sviluppato dall'associazione ancor più ambizioso e rivoluzionario ,  quello  di Terra Madre diventando sempre più un appuntamento di riferimento per  tutte.

Se Slow Food è stata concepita principalmente con l'obbiettivo di combattere la battaglia per tutelare la biodiversità Terra Madre è la rete mondiale delle comunità locali del cibo che portano avanti un modo  nuovo di intendere la produzione, la trasformazione, la distribuzione e il consumo del cibo improntata sull'economia locale e di piccola scala.  
 

IL SALONE DEL GUSTO DI SLOW FOOD, UN’ESPLOSIONE DI BIODIVERSITA’.

La manifestazione è un esplozione di biodiversità, si è sommersi da una moltitudine di colori e tradizioni gastronomiche.

Passeggiando per i banchi si scopre gusti ed aromi nuovi che la grande industria non fa conoscere, girando tra i diversi stand abbiamo scoperto le varie tradizioni di mille posti diversi e le varie culture gastronomiche.

Un esempio sono le mele: noi troviamo in vendita veramente pochissime varietà. Questo perché la selezione ferrea imposta dalle multinazionali dell’agro-business segue le logiche perverse dell’accumulo di capitale anche nel settore alimentare. Il 90% delle sementi coltivate è costituito dai pochi ibridi coltivati in laboratorio, stroncando la quasi totalità della biodiversità di questo prodotto . In questo modo l’industria agroalimentare sta facendo scomparire i prodotti cancellando memoria, gusti e tradizioni.

mais multicolore dell'Arca del Gusto di Slow Food
esempio di prodotti nell’Arca del Gusto, mais naturale multicolore.

IL PROGETTO DELL’ARCA DEL GUSTO, A SALVAGUARDIA DELLE BIODIVERSITA’

Per questo motivo Slow Food ha lanciato il progetto dellArca del Gusto. Il nome è significativo proprio per il suo intento salvifico che mira a un obbiettivo ambizioso: salvare il numero più alto possibile di prodotti alimentari in via di estinzione perché non più coltivati.

In questo modo si salva la biodiversità nel nostro mondo e insieme a questa i diversi gusti e sapori.

Ci è rimasto in mente un’episodio durante la manifestazione. Una mamma spiegava ai figli piccoli che gli alimenti che sono nell’Arca sono quei prodotti che bisogna salvare. Solo così tutti potranno sapere un giorno cosa sono e perché no, anche mangiarli. 

È proprio così, è fondamentale insegnare ai bambini fin da piccoli cosa sia la biodiversità perché essi saranno il nostro futuro e il futuro del pianeta.

Uscendo dal Salone siamo tornati a casa con il cuore pieno, con un obbiettivo comune: contribuire a salvare la biodiversità, le tradizioni e la memoria gastronomica e dei popoli. 

Nel vostro piccolo potete farlo anche voi, comprando e consumando cibi biologici,  possibilmente di vicinanza e che siano prodotti rispettando il benessere animale e umano. Ricordalo ogni volta che vai a fare la spesa!

TAG UTILI E PAROLE CHIAVE

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