Nel 2014 siamo stati alla nostra prima esperienza con il mondo di Slow Food , siamo arrivati al Lingotto di Torino per visitare la biennale manifestazione internazionale del Salone del gusto e Terra Madre .
L'associazione organizzatrice è nata nel piccolo paesino di Brà, che si trova nel bel mezzo del territorio delle Langhe, gioiello eno-gastronomico, in Piemonte più di 20 anni fa ad opera di Carlo Petrini e di uno sparuto gruppo di amici lungimiranti. Oggi conta più di 400 Presidi nel mondo e più di 10.000 produttori affiliati. Il Salone del Gusto è nato come kermesse in cui si invitava il meglio della produzione italiana e internazionale che rispondesse al buono, pulito e giusto di Slow Food. Negli anni si è andato trasformando e affiancando ad un altro progetto sviluppato dall'associazione ancor più ambizioso e rivoluzionario , quello di Terra Madre diventando sempre più un appuntamento di riferimento per tutte. Se Slow Food è stata concepita principalmente con l'obbiettivo di combattere la battaglia per tutelare la biodiversità Terra Madre è la rete mondiale delle comunità locali del cibo che portano avanti un modo nuovo di intendere la produzione, la trasformazione, la distribuzione e il consumo del cibo improntata sull'economia locale e di piccola scala.
IL SALONE DEL GUSTO DI SLOW FOOD, UN’ESPLOSIONE DI BIODIVERSITA’.
La manifestazione è un esplozione di biodiversità, si è sommersi da una moltitudine di colori e tradizioni gastronomiche.
Passeggiando per i banchi si scopre gusti ed aromi nuovi che la grande industria non fa conoscere, girando tra i diversi stand abbiamo scoperto le varie tradizioni di mille posti diversi e le varie culture gastronomiche.
Un esempio sono le mele: noi troviamo in vendita veramente pochissime varietà. Questo perché la selezione ferrea imposta dalle multinazionali dell’agro-business segue le logiche perverse dell’accumulo di capitale anche nel settore alimentare. Il 90% delle sementi coltivate è costituito dai pochi ibridi coltivati in laboratorio, stroncando la quasi totalità della biodiversità di questo prodotto . In questo modo l’industria agroalimentare sta facendo scomparire i prodotti cancellando memoria, gusti e tradizioni.

IL PROGETTO DELL’ARCA DEL GUSTO, A SALVAGUARDIA DELLE BIODIVERSITA’
Per questo motivo Slow Food ha lanciato il progetto dell‘ Arca del Gusto. Il nome è significativo proprio per il suo intento salvifico che mira a un obbiettivo ambizioso: salvare il numero più alto possibile di prodotti alimentari in via di estinzione perché non più coltivati.
In questo modo si salva la biodiversità nel nostro mondo e insieme a questa i diversi gusti e sapori.
Ci è rimasto in mente un’episodio durante la manifestazione. Una mamma spiegava ai figli piccoli che gli alimenti che sono nell’Arca sono quei prodotti che bisogna salvare. Solo così tutti potranno sapere un giorno cosa sono e perché no, anche mangiarli.
È proprio così, è fondamentale insegnare ai bambini fin da piccoli cosa sia la biodiversità perché essi saranno il nostro futuro e il futuro del pianeta.
Uscendo dal Salone siamo tornati a casa con il cuore pieno, con un obbiettivo comune: contribuire a salvare la biodiversità, le tradizioni e la memoria gastronomica e dei popoli.
Nel vostro piccolo potete farlo anche voi, comprando e consumando cibi biologici, possibilmente di vicinanza e che siano prodotti rispettando il benessere animale e umano. Ricordalo ogni volta che vai a fare la spesa!
TAG UTILI E PAROLE CHIAVE
Siete interessati a scoprire altre scelte virtuose che contribuiscono alla tutela della qualità alimentare e salvaguardia del pianeta e della biodiversità? Continuate la leggere i nostri report sul tema tramite il tag o la ricerca all’interno del blog della parola chiave attività virtuose . Vi racconteremo il meglio di questo mondo!
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