Fave dei morti, celebrare i nostri cari con un dolcetto.

ImmersioneinCucina si prepara anche quest’anno a celebrare la festa dei morti, con una nuova ricetta diffusa in molte regioni italiane: i dolcetti conosciuti come fave dei morti o fave dolci.

Questi biscottini dall’aspetto rustico e crepato nella forma ricordano proprio le fave e la consistenza fragrante e semi croccante ricorda le ossa.

In realtà le fave non fanno parte degli ingredienti della ricetta ma fin dall’antichità questo legume è stato associato ai rituali funebri.

In generale nel Medierraneo la fava si offriva in dono alle divinità regno dei Morti. Nell’antica Roma venivano distribuite fave secche ai funerali poiché si pensava che rappresentassero l’anima dei defunti. Il legame tra le fave e i morti restistette anche con Cristianesimo e la credenza colflui nella cultura contadina, fino a non troppo tempo fa era usanza offrire al defunto ciotole piene di fave.

Oggi giorno per celebrare la notte tra il 31 Ottobre e l’01 Novembre tutto questo insieme di tradizioni si è riversato nella preparazione di dolcetti o pani di ogni forma, consistenza e sapore.

Ma andiamo alla nostra ricetta!

Fave dei morti by ImmersioneinCucina . Punto 4.
Fave dei morti by ImmersioneinCucina . Punto 4.

FAVE DEI MORTI, CHE INGREDIENTI USARE?

  • 300 grammi mandorle pelate 
  • 150 grammi farina
  • 80 grammi zucchero, meglio se a velo 
  • 1 uovo 
  • 30 grammi burro
  • la buccia di un limone non trattato
  • una bacca di vaniglia
  • un pizzico di cannela
  • un bicchierino di grappa o rum (facoltativo)

FAVE DEI MORTI, COME SI FA?

  1. Tritate le mandorle fino a farle diventare un composto fine.
  2. Mescolatela con la farina, lo zucchero e la canella, aggiungete l’uovo, la buccia del limone, i semi della vaniglia e per ultimo il burro e eventualmente aggiungete il liquore.
  3. Lavorate l’aggregato finché non risulta liscio ed omogeneo, copritelo con la pellicola e fatelo riposare in frigo per 30 minuti.
  4. Lavorate l’impasto formando delle palline con le mani, disponetele sulla teglia rivestita con carta da forno.
  5. Fate cucocere i vostri biscottini in forno preriscandato forno a 180 gradi per circa 10-20 minuti. Si deve dorare solo la parte di sotto non quella sopra, quindi controllateli spesso.

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Carnevale, i ravioli dolci di marzapane.

ImmersioneinCucina torna sulle tradizioni dolciarie liguri e vi propone i ravioli dolci di marzapane per celebrare il vostro Carnevale conditi con confettura di albicocche per simulare il sugo di pomodoro e mandorla grattugiata a mo di parmigiano!

Questa ricetta affonda le sue radici nella storia della antica e gloriosa Repubblica marinara di Genova, quando la città tramite dominava i mari e grazie ai suoi scambi commerciali poteva accedere a ingredienti costosi e raffinati. Anche le mandorle non fanno eccezione, poi usate per fare una pasta dolce protagonista di questa preparazione e di molte altre durante la Quaresima e il Carnevale.

Dei ravioli di pasta di mandorla si trova traccia ne “La Cuciniera Genovese” del 1863 di Giovanni Battista Ratto ma anche nei più recenti “le ricette di una famiglia genovese” (2007) di Eugenio Torre e “Dolci ricette di Liguria” di Ilaria Fioravanti (2015).

La tradizione una volta diffusa anche tra le famiglie oggi resiste in alcune pasticcerie storiche della città di Genova con produzione limitata.

RAVIOLI DOLCI DI MARZAPANE, CHE INGREDIENTI USARE? Per circa 15-30 raviolini*

* Il numero varia a seconda della grandezza di diametro dei vostri ravioli. Se vi piacciono più piccoli state sui 3 cm, oltre questa misura il numero dei ravioli prodotti secondo gli ingredienti tende ad abbassarsi.

per il ripieno

  • 200 grammi di frutta candita a piacere
  • 25 grammi di cedro candito
  • buccia di un limone non trattato 
  • 40 grammi di burro
  • 15 grammi di amaretti

per la pasta di mandorle

  • 200 grammi mandorle
  • 20 grammi armelline o altri 20 di mandorle
  • 150 grammi di zucchero a velo
  • 10 ml acqua di fiori di arancio
  • albume q.b 

per decorare

  • qualche mandorla pelata 
  • 2 cucchiaiate di confettura di albicocche

attrezzatura da cucina

  • mortaio o mixer da cucina
  • sacca poiché (facoltativa)
ravioli dolci di marzapane by ImmersioneinCucina.
ravioli dolci di marzapane by ImmersioneinCucina.

RAVIOLI DOLCI DI MARZAPANE, COME SI FA?

In passato per la preparazione questa ricetta si usava pestello e mortaio al fine di amalgamare gli ingrendenti tra loro. Avere un mortaio in casa è affascinante e molto utile per un’infinita di preparazioni -dai sughi al semplice triturare le spezie- ma è anche un lavoro faticosoe e l’oggetto non propriamente fruibile in ogni dove.

Quindi non preoccupatevi se non lo avete in casa, le preprazioni eseguite con esso si possono tranquillamente realizzare con un mixer da cucina.

per il ripieno

  1. Pestellate nel caso abbiate il mortaio oppure tritate con il mixer da cucina la frutta candita con la buccia di limone, poi aggiungere  il burro a temperatura ambiente e gli amaretti già sbriciolati.
  2. Mescolate il tutto e disponete in una sacca poiché o in mancanza di questa usate una ciotola.
  3. Lasciate al fresco per circa 15 minuti.

per la pasta di mandorle

  1. Pestellate nel caso abbiate il mortaio oppure tritate con il mixer da cucina le mandorle con lo zucchero a velo, impastate il preparato e aggiugere l’ acqua di arancio.
  2. Lavorate ulteriormente l’impasto aggiungendo poco alla volta l’albume di un uovo o due per tenere la massa insieme.
  3. Conservate la vostra pasta di mandorle coperta con della pellicola fino all utilizzo.
  4. Stendetela a forma di rettangolo e tagliatela in 6 strisce nel senso della lunghezza. Qui dovete decidere la grandezza dei vostri ravioli dolci, da 3 a 5 cm.
  5. Procedete come quando si fanno i ravioli classici, con la sacca poiché -l’alternativa è formare con le mani piccole palline- su tre delle sei file disponete il ripieno nella base dei vostri ravioli, nel far questo è bene stare attenti a lasciare almeno un cm e mezzo di spazio tra uno l’altro.
  6. Dopodiché adagiate con delicatezza con le altre tre strisce di pasta sopra le antecedenti, tagliate e formate i vostri ravioli e assicurandovi che siano ben chiusi.
  7. Cuocere in forno a 120/130 gradi per circa 10 minuti.
  8. Una volta freddi decorare con la confettura di albicocche e le mandorle grattugiate a mo di parmigiano.

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Festa degli innamorati, i baci di ciocciolato .

Quest’anno ImmersioneinCucina per la festa dell’amore vi propone uno dei cult di San Valentino, i baci di cioccolato.

E’ doveroso fare un cenno alla storia del ciocciolatino “Cazzotto” -perché in origine aveva una forma che ricordava le nocche di una mano chiusa in un pugno inventato- inventato nel 1922 dalla cioccolatiera, imprenditrice e una delle fondatrici di Perugina Luisa Spagnoli insieme al marito. Successivamente rinominato Bacio come lo conosciamo oggi, il cioccolatino degli innamorati.

Regalatevi questa super coccola culinaria, da replicare facilmente con le vostre mani in casa. Bastano pochi ingredienti, semplici passaggi e tanto amore. Da assoporare con la vostra metà, in famiglia o con gli amici. L’amore ha mille sfumature.

Festa degli Innamorati, baci di ciocciolato by ImmersioneinCucina.
Festa degli Innamorati, i baci di ciocciolato by ImmersioneinCucina.

Ma vieniamo alla nostra ricetta!

I BACI DI CIOCCOLATO, CHE INGREDIENTI USARE? per 28\30 baci

  • 450 grammi di cioccolato alla gianduia con nocciole
  • *40 grammi di granella di nocciole
  • 300 grammi di cioccolato fondente
  • 100 ml di panna fresca da cucina
  • 28\30 nocciole intere senza pelle 

*se non trovate il cioccolato con le nocciole aggiungere altri 40 grammi di granella alla indicata.

baci di ciocciolato by ImmersioneinCucina, fase 3.
baci di ciocciolato by ImmersioneinCucina, fase 3.

I BACI DI CIOCCOLATO, COME SI FANNO?

  1. Tagliate grossolanamente il cioccolato alla giandiua e in una ciotola a bagno maria fatelo sciogliere. Dopodiché aggregare al composto la panna e mescolare bene e successivamente aggiungere la granella di nocciole.
  2. Lasciate intiepidire il preparato e sistemare in frigo per almeno due ore affinché lo stesso si indurisca.
  3. Ricavate delle palline e disponetele su una teglia con carta da forno e guarnitele con una nocciola.
  4. Tagliate grossolanamente il cioccolato fondente e farlo sciogliere a bagno maria.
  5. Con l aiuto di una forchetta o spatola immergete i baci, uno a uno, nella cioccolata calda e far si che si ricoprano completamente. Lasciarli a riposo a temperatura ambiente affinché si solidificino.

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Pan di zenzero, la casetta di Natale.

Vi ricordate i nostri omini di pan di zenzero e cannella? Quest’anno in occasione delle feste natalizie ImmersioneinCucina vi propone si allaccia nuovamente alla tradizione mitteleuropea con un ulteriore ricetta a base di queste spezie, la classica casetta di Natale.

Cimentarsi nella preparazione di questa vera opera architettonica-culinaria -che da sempre affascina grandi e piccini –  può essere un ottimo passatempo per tutta la famiglia e se avete dei bambini coinvolgeteli, decorare la vostra casetta sarà per loro un’occasione di divertimento assicurato!

Quindi prendetevi del tempo, munitevi di tanta dedizione e con l’apposito stampo, i coloranti alimentari e i pennellini idonei fate partire il gioco!

Ma andiamo alla nostra ricetta!

LA CASETTA DI NATALE, CHE INGREDIENTI USARE?

Per l’impasto del biscotto

  • 600 grammi di farina
  • 4 tuorli
  • 260 grammi di burro freddo
  • 80 gr zucchero di canna
  • 80 gr di zucchero a velo
  • 2 cucchiai di miele
  • Un pizzico di bicarbonato
  • 6 gr di zenzero in polvere
  • 4 gr di cannella in polvere
  • Noce moscata q.b.
Casetta di pan di zenzero by ImmersioneinCucina, i piccoli perticolare della decorazione.
Casetta di pan di zenzero by ImmersioneinCucina, i piccoli perticolare della decorazione.

Per la glassa

  • 4 albumi
  • 360 grammi zucchero a velo
  • Succo di mezzo limone
  • Coloranti alimentari

Attrezzi da cucina

  • Stampo per dolci -motivo casetta di natale-
  • Platetaria con gancio K 
  • Mattarello
  • Pennelli alimentari o sac-a-poche  

UN PAIO DI CONSIGLI IN PIU’

Noi abbiamo usato i coloranti alimentari in gel che rendono più vivaci i colori, sono consigliabili piuttosto che quelli in polvere. Meglio se ricavati da elementi naturali, spesso i coloranti alimentari industriali sono composti da additivi chimici che non fanno propriamente bene alla salute.

Per lo stampo consigliamo il silicone. Questo materiale è più facile da usare, da lavare ed è piuttosto resistente alle alte temperature, vi renderà la vita più semplice in particolare quando andrete a togliere il preparato dalle forme.

Casetta di pan di zenzero by ImmersioneinCucina, passaggio n.9 della ricetta.
Casetta di pan di zenzero by ImmersioneinCucina, passaggio n.9 della ricetta.

LA CASETTA DI NATALE COME SI FA?

  1. Impastate la farina con il burro freddo a pezzetti utilizzando la planetaria con il gancio K oppure formate l’impasto a mano. Il preparato deve risultare sabbioso. Aggiungere il resto degli ingredienti e amalgamere il tutto.
  2. Formare un panetto con la pasta liscio e omogeneo, avvolgerlo nella pellicola alimentare e farlo riposare almeno per un’ora.
  3. Preriscaldate il forno a 180 gradi.
  4. Ritirate dal frigo il preparato e stendetelo con il mattarello prestando attenzione allo spessore dell’impasto, in particolare nei bordi, non deve risultare troppo sottile.
  5. Utilizzando gli stampi, procedete a riempiere i diversi pezzi della vostra casetta.
  6. Infornate per circa 15/20 minuti prestando attenzione a che la pasta non diventi troppo scura.
  7. Nel mentre preparare la glassa o ghiaccia reale. Per far questo montare a neve gli albumi con lo zucchero a velo finché il preparato non si sia rappreso. Aggiungere il succo di limone e continuare a montare fino ad ottenere un composto solido.
  8. Dividete la glassa in ciotole diverse per poi unire i coloranti alimentari che userete per la decorazione E lasciare una a parte solo con la glassa bianca che vi servirà come stucco per incollare la vostra casetta.
  9. Una volta cotti i vari pezzi della vostra casetta, fateli raffreddare prima di togliergli dalle forme. Procedete, con molta attenzione a decorare i componenti della struttura. Potete farlo con pennelli alimentari o alternativamente con sac-a -poche.
  10. Decorati i pezzi arriva la parte più delicata, il montaggio vero e proprio della vostra casetta. Formate la struttura pezzo per pezzo dalle fondamenta, è importante che ogni estremo sia esterno e interno sia ricoperto con molta glassa in modo che regga la composizione. Una volta incollata la struttura aggiungere in ogni parte congiunta altra glassa dall’esterno per evitare che si stacchino i pezzi.  

Lasciate asciugare almeno un paio di ore e la vostra casetta è pronta!

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Pan dei Morti, celebrare i nostri cari con un dolcetto.

Tempo fa ImmersioneinCucina, in collaborazione con il blog Spadelliamo, vi aveva parlato della festa tradizionale latinoamericana de el dia de los muertos . Oggi ritorniamo sull’argomento per fornirvi la versione italiana del pan dei morti.

La preparazione del pan dei morti è legata al mondo agricolo e contadina europeo. Pare che in origine veniva prodotto dalle popolazioni dell’antica grecia come offerta alla dea del grano –Demetra– per far si che ci fosse un buon raccolto.

Nel corso dei secoli preparazioni di questo tipo si legarono alla celebrazione dei defunti, poiché anticamente era credenza diffusa che le loro anime tornassero nelle case in cui avevano vissuto una volta all’anno: la notte tra il 31 Ottobre e l’1 Novembre.

Il pan dei morti è stato introdotto dai conquistatori spagnoli tra la popolazione nell’area meso-americana e attraverso i secoli si è diffusa in buona parte del mondo latinoamericano. Questo è stato possibile perché già vi era un antica tradizione popolare legata alla concezione della morte della culture pre-ispaniche che vedevano la morte dei propri cari come occasione di celebrazione della loro memoria in positivo e venerazione dei loro spiriti.

Anche in alcuni territori della nostra penisola italiana si è sviluppata questa tradizione che ha portato all’elaborazione di dolcetti tipici -in Liguria vengono confezionati in provincia di Savona-, per l’occasione tra cui il pan dei morti o ossa dei morti.

Ogni zona ha il suo ma hanno tutti un comun denominatore, simile preparazione di semplice realizzazione basata su pochi ingredienti.

PAN DEI MORTI, CHE INGREDIENTI USARE? per circa 15\20 biscotti

  1. 250 grammi biscotti secchi
  2. 200 grammi farina
  3. 100 grammi zucchero
  4. 50 grammi nocciole
  5. 50 grammi mandorle
  6. 3\4 fichi secchi
  7. 2 cucchiai di cacao in polvere
  8. 1 cucchiaio di lievito per dolci
  9. 3 albumi
  10. Vino dolce o passito q.b

Al composto realizzato con gli ingredienti base ci si può aggregare anche l’uva passa o anche altra frutta secca come noci o pinoli a vostro piacimento e fantasia.

Pan dei morti by ImmersioneinCucina
Pan dei morti by ImmersioneinCucina

PAN DEI MORTI, COME SI FA?

  1. Tritare con il minipimer (mixer) i biscotti, le mandorle, le nocciole e i fichi.
  2. Aggiungete ai biscotti la farina settacciata, il lievito, lo zucchero, il cacao e la frutta secca. Mescolare il tutto.
  3. Incorporare al preparato gli albumi, mescolate e per ultimo inseriere poco alla volta il vino finché non risulti un impasto compatto ma non appiccicoso.
  4. Formate dei biscotti a forma di uovo allungato, inciderli con una X e disporli in teglia su carta da forno.
  5. Fare cuocere a forno previamente riscaldato a 180° gradi per circa 30 minuti
  6. Una volta sfornati e raffreddati sono pronti da consumare. Prima di servire il vostro pan dei morti cospargere di zucchero a velo.

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Gelo di anguria, ricetta di fine estate.

ImmersioneinCucina vi propone il Gelo di Anguria o meglio “u gelu ri muluni  per dirla nel dialetto siciliano.

La gelatina di anguria infatti è un tipico dolce della maggiore isola italianain particolare a Palermo è tradizione prepararlo a Ferragosto.

L’origine della ricetta si è persa nel tempo ma numerosi ingredienti -la cannella, il pistacchio, il cacao e il gelsomino- portano a suppore che sia arrivata nell’isola con gli arabi nel XI sec. d.C. Secondo alcuni invece la preparazione è merito della prima migrazione albanese in territorio siculo, a partire dal secolo XV sec. d.C che avrebbero importato la coltivazione dell’anguria e conseguentemente l’influenza della loro cultura gastronomica.

IL GELO DI ANGURIA, UN DOLCE CHE SA DI FRESCO.

Questo dolce al cucchiaio è un dessert davvero speciale, ideale per concludere cene estive e placare l’arsura agostana.

L’anguria, principale materia prima di questa ricetta, per le sue virtù dissetanti dà a questo preparazione il gusto dolce ma nello stesso tempo rinfrescante, un aspetto gradevole di un bel rosso intenso e una consistenza amabile che scioglie in bocca al primo assaggio.

per ma anche per il profumo che emana derivante dagli aromi in cui viene intrisa la polpa dell’anguria: con essenza di gelsomino e cannella.

ma andiamo alla nostra ricetta!

GELO DI ANGURIA, CHE INGREDIENTI USARE?  per 8- 10 bicchierini (dipende dalla grandezza dei bicchieri o delle coppette)

Noi non gradiamo la cannella e abbiamo interpretato in chiave genovese la ricetta usando l’acqua di fiori d’arancio al posto del gelsomino, il risultato è stato notevole.

Sta alla vostra fantastia come confezionare il vostro gelo di anguria, se avete le forme adatte potete sbrizzarirvi. Ad esempio noi l’abbiamo fatto anche in versione a spirale o a gelatino, dipende dall’occasione in cui vorrete servirlo a tavola.

Gelo di anguria a gelatino by ImmersioneinCucina
Gelo di anguria a gelatino by ImmersioneinCucina

per il gelo d’anguria

  • 1 litro di succo di anguria ( corrisponde a circa 2,5 – 3 kg di anguria con la buccia)
  • 10 gr di zucchero semolato
  • 80 gr di amido di mais 

Per aromatizzare 

  • 3 cucchiai di Acqua di fiori d’arancio 
  •  cannella in polvere Q.B. (facoltativa)

Per chi preferisce usare il gelsomino, lasciare macerare per 24 ore in mezzo bicchiere d’acqua, circa 15 fiori.

Per guarnire  

  • pistacchi di Bronte tritati
  • gocce di cioccolato fondente
gelo di anguria a spirale by ImmersioneinCucina
gelo di anguria a spirale by ImmersioneinCucina

GELO DI ANGURIA, COME SI FA?

  1. Tagliare l’anguria a fette per facilitare l’operazione, togliere la buccia esterna e poi farla a pezzettini. Metterla nella centrifuga. Recuperare il succo che dovrà corrispondere ad 1 chilo o 1 litro di liquido. In alternativa, se non avete la centrifuga, procedere manualmente: togliere i semi manualmente dai pezzi di anguria e utilizzare un passa pomodoro o frullatore per ricavate il succo d’ anguria, poi filtrarlo lo stesso con un colino.
  2.  In una casseruola  a bordi alti versare il succo d’anguria e setacciarvi sopra lentamente l’amido di mais ed infine lo zucchero. Quando il preparato è amalgamato, unire una parte di acqua di fiori d’arancio e mescolare.
  3. Mettere la pentola sul fuoco e portare a bollore, continuando a mescolare per evitare i grumi e facendo attenzione a sciogliere bene l’amido. Spegnere il fuoco non appena il liquido si sarà addensato (circa 5 – 6 minuti).
  4. Assaggiare ed aggiungere, eventualmente, ancora altri 20 grammi di zucchero. La dose dello zucchero dipende dalla dolcezza dell’anguria.
  5. Aggiungere il resto dell’acqua di fiori d’arancio e due cucchiaini da caffè di cannella se piace. Amalgamare il tutto.
  6. Non appena il gelo si sarà intiepidito versarlo nei contenitori e porli in frigorifero per circa 4 – 5 ore. Meglio dalla sera precedente. 
  7.  Togliere dal frigo, guarnire con le gocce di  cioccolato e il trito di pistacchi. Servire il vostro gelo direttamente nei recipienti in cui avete versato il preparato oppure capovolgerlo dallo stampino su un piattino, Cospargere con granelli di pistacchio e gocce di cioccolata decorando anche i bordi del piatto.

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