I canestrelli liguri

ImmersioneinCucina vi propone un dolce tipico della cucina ligure, le ruette, nome genovese dei più conosciuti canestrelli. Di questi biscottini si hanno notizie fin dal 1300 e la loro la produzione è da sempre avvenuta nelle zone dell’ entroterra ligure e nel basso piemonte.

Tuttavia i primi canestrelli erano più ciambelle di grandi-medie dimensioni -appunto una sorta di canestro o cestino come sta ad indicare il termine- più che dolcetti e venivano prodotti nella versione salata o in alternativa leggermente dolce. Ne esisteva anche specialità più piccola e raffinata composta di pasta di mandorle prodotta dai confettieri.

Dall’Ottocento in poi si diffonde nel territorio ligure la versione di pasta frolla a forma di fiore odierno.

I CANESTRELLI LIGURI, TANTE VARIANTI IN UNA SOLA REGIONE

I più conosciuti sono i canestrelli di Torriglia dei quali è arrivata ai giorni nostri una ricetta originale del 1820 ma di questa ricetta una moltitudine di paesi del genovesato ne rivendica la paternità.

E’ infatti nelle vallate dell’entroterra di Genova dove vi è la rivalita più accessa. Oltre la località di Torriglia, i canestrelli sono prodotti storicamente anche a Montebruno, Montoggio, Voltri e nella località di Acquasanta di Mele nel genovese.

Fuori da questo territorio la tradizione dei canestrelli si è radicata ed espansa con altre varianti. Si trovano ad Arenzano o a Sassello in provincia di Savona e anche in provincia di Imperia, dove vi si ricontra la presenza dei canestrelli a Laigueglia e a Taggia. In quest’ultima paese ligure esiste ancora la versione salata con l’inconfondibile sapore donato dall’olio di oliva taggiasco del luogo.

Ma veniamo alla ricetta!

CANESTRELLI, CHE INGREDIENTI USARE?

  • 450 g di farina tipo1
  • 50 g farina di fecola d patate
  • 250 g burro
  • 125 g burro salato
  • 200 g zucchero
  • 4 tuorli di uovo
  • 1 g vanillina
  • Pizzico di sale
  • 1 fialetta per dolci aroma rum o 1 cucchiaio di Rum bianco
  • zucchero a velo a piacere.

CANESTRELLI, COME FARE?

  1. Mettere in planetaria (o impastare a mano) le farine setacciate con lo zucchero, il sale e la vanillina e mescolare con la frusta K.
  2.  Unire il burro morbido a pezzetti alternando con i tuorli d’uovo – uno alla volta- e poi l’aroma al rum. Impastare senza fare scaldare (bassa velocità) fino ad ottenere un composto liscio e morbido.
  3. Togliere l’impasto, fare palla, avvolgere in pellicola e mettere in frigo a riposare per almeno 45 minuti.
  4. Prendere un pezzo alla volta di impasto dal frigo e stendere con il mattarello una sfoglia alta 1 cm.
  5. Con l’apposito stampino ricavare i canestrelli e metterli, distanziati tra loro, su una leccarda con carta da forno. Riusare  i pezzi di pasta di scarto, impastandoli velocemente e tirarli a sfoglia per fare altri Canestrelli.
  6. Infornare a 170/180°, preriscaldato, e cuocere per 15/20’; fare molta attenzione che non prendano troppo colore. Eventualmente a metà cottura coprirli con stagnola.
  7. Toglierli dal forno appena iniziano a prendere colore. Dopo 2/3’ toglierli dalla leccarda e fare raffreddare su griglia. A piacere spolverizzare con zucchero a velo.
i canestrelli pronti (ruette liguri) di ImmersioneinCucina
i canestrelli pronti (ruette liguri) di ImmersioneinCucina

COME DEGUSTARE I VOSTRI CANESTRELLI?

E’ meglio far raffreddare i canestrelli sull’apposita griglia, restano più friabili. Se si tolgono dalla leccarda calda ciò li farebbe seccare. Volendo si può spolverizzare i canestrelli appena sfornati, con zucchero a velo.

I canestrelli sono un ottimo dolce a fine pasto da accompagnare con un moscato o un passito o semplicemente con un caffè. In generale vi faranno fare una bella figura in ogni occasione dalla colazione allo spuntino.

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LA STROSCIA DI PIETRABRUNA

La stroscia di Pietrabruna  riporta Igor agli anni dell’infanzia, quando da ragazzino con la famiglia si recava in una località di mare di nome San Lorenzo al Mare, ubicata in provincia di Imperia -una delle quattro città capoluogo della Liguria -.

Nell’entroterra di San Lorenzo c’è un piccolo paesino -Pietrabruna- dove il giorno della sagra patronale si può assaggiare, oltre agli ottimi ravioli casalinghi, questa torta tradizionale a base del prodotto tipico della zona: l’olio di oliva extravergine ricavato dalle olive taggiasche.

Di questa ricetta storica si sa che all’origine si usava una farina impastata con acqua e con una procedura che prevedeva cinque giorni di riposo dell’impasto sotto varie coperte nel punto più riparato della casa.

Oggi la stroscia ha ricevuto la Denominazione Comunale (De.Co), il riconoscimento dalla amministrazione comunale ai prodotti strettamente collegati al territorio e alla sua comunità e la si trova nei migliori ristoranti della Riviera di Ponente ligure.

Ebbene, questo squisito dolce è piaciuto a tal punto alla nostra famiglia che abbiamo provato a riprodurlo e l’abbiamo perfezionata negli anni. Questa è la nostra ricetta!

LA STROSCIA DI PIETRA BRUNA, DOLCE LIGURE CON L’OLIO TAGGIASCO

CHE INGREDIENTI USARE? (Per 10 persone persone)

  • 1kg  di farina 00 di grano tenero
  • 1 bustina di lievito
  • 1/2 litro d’olio extravergine di olive taggiasche
  • 250 grammi di zucchero
  • 1 bicchiere di vermouth o marsala
  • Scorza grattugiata di 1 limone
  • Una manciata di zucchero a velo.
stroscia ligure


COME SI FA?

  1. Passare la farina al setaccio e mescolarla con lo zucchero e il lievito
  2. Formare la classica “fontana” sulla spianatoia , aggiungere l’olio al centro e iniziare a impastare
  3. Aggiungere il bicchiere di liquore e la scorza di limone grattugiata
  4. Stendere l’impasto in una teglia unta d’olio e coprirla di zucchero a velo o zucchero semolato
  5. Infornare a temperatura media (180-200  gradi) per 30 minuti.

Si mangia spezzandola con le mani.

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